Bosco dei Sussurri

Da Fuoco Nero.
Bosco dei Sussurri

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Lord Connor Royce
Paladino Reggente Tobias Lynderly

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Vassallo di Naerys Celtigar Blackwood
Consorte
Popolazione 250 circa
Luoghi famosi Tempio dell'Iris
Religione Culto dei Sette

Il Bosco dei Sussurri è, per l’appunto, una zona boschiva a nord-est delle Terre dei Fiumi al cui interno si trovano pochi piccoli villaggi per lo più di povera gente. E' da sempre un luogo di culto, in cui la fede nei Sette Dei è molto forte e radicata fin nelle abitudini giornaliere. Storicamente, infatti, il Signore che regnava sul territorio nominava un Paladino di Fede che ricoprisse di fatto il luogo di reggente del territorio; unica caratteristica essenziale che tale uomo dovesse possedere è la Fede quanto più pura.
Qui sorge però un singolare tempio, l’unico dedicato allo Sconosciuto, seppur non ufficialmente quanto a causa della leggenda che si tramanda su di esso da generazioni. La storia del perchè per molti anni non è più stato nominato un Paladino viene tramandata tra le generazioni sotto forma della "Leggenda di Katrina".
Per decisione del Lord Protettore Roger Blackwood in questo luogo è stato indetto nuovamente un rituale dedicato ai 7 Dei nel 12 giorno del quinto mese dell’anno 203 durante il quale é stato nominato un nuovo Paladino di fede come era antica usanza, per onorare gli Dei, seppur non i suoi, e dimostrandone il rispetto allo scopo di recuperare le tradizioni. In aggiunta, quello stesso giorno, è stato celebrato un torneo d’armi in gloria agli Dei.

Leggende del posto

Legenda di Lady Katrina

“Un tempo il Bosco dei Sussurri era un regno dalla bellezza incantevole.
Sir Cathald, il regnante, soleva percorrere spesso i suoi possedimenti a cavallo; sua moglie Lady Katrina, conosciuta da tutti per beltà, gentilezza ed abilità nell’equitazione, spesso soleva seguirlo.
Era un giorno assolato quando, durante una battuta di caccia, Lady Katrina scorse le orme di una piccola volpe e si addentrò nella foresta per seguirle. Solo un istante di distrazione per Sir Cathald, che si era gettato dietro le orme della madre dell’animale seguendo i suoi segugi.
Il signore, catturata la volpe, non vedendo la sua metà a lui vicina decise comunque di non chiudere la caccia e condusse personalmente le ricerche della donna sfiancando prima i suoi uomini, poi il suo cavallo e via via i suoi cani fino a che anche lui stesso perse ogni forza e speranza.
Non la trovò da nessuna parte poiché le sue orme conducevano al nulla. Si convinse che lo Sconosciuto l’avesse portata via.
Sir Cathald, nella sua solitudine, pensò di aver offeso lo Sconosciuto e per questo di aver subito una tale triste sorte, ma da giusto e retto cavaliere dopo una settimana di pianti e ponderazioni si sospinse a voler costruire al Dio un tempio.
“Se son reo di una colpa, pagherò pegno per riaver il mio amore” andava farneticando ormai impazzito. I primi a cercare di fermare il suo intento furono i suoi fidati consiglieri, con il Septon ed un Maestro, ma furono tutti respinti o cacciati.
Poi venne il tempo di cercar chi costruisse una simile struttura, ma chiunque nel villaggio si rifiutava di prestarsi a tal opera ed i più accorti, dopo aver parlato con Sir Cathald, decidevano di portar via le mogli ed i figli da quel luogo. Così il signore del Bosco dei Sussurri prese pietra per pietra e, non desistendo dinnanzi alle difficoltà ed ai crolli, costruí un tempio a forma conica con un soffitto a volta. Per ogni pietra che lui poneva, una famiglia si convinceva ad abbandonare quel luogo. Quando il tempio fu ormai completato rimanevano pochi testimoni in zona, gli stessi che videro per l’ultima volta Sir Cathald entrare dentro la sua sacra costruzione per non uscirne più.
Da allora si narrano leggende sui due spettri degli innamorati, costretti a non incontrarsi mai.
Nel tempo le leggende si son susseguite ed alcuni incidenti accaduti ai successivi signori cui fu affidato il territorio, desiderosi di distruggere o osservare quel luogo, han finito per tenere distante qualsiasi curioso. Si narra che Sir Will Goldtooth, durante la demolizione del tempio, si sia colpito da solo con un piccone nel tentativo di convincere i costruttori che quel posto non fosse maledetto; o la storia di Sir Swarz Lightbringer, che avventurandosi dentro il tempio fu colpito da un calcinaccio che gli colpí il cranio piantandogli l’elmo sulle spalle.
A chiusura di ogni voce o superstizione Lord Elmo Tully decise di far sigillare definitivamente il tempio e fece in modo che lui e le sue generazioni future ponessero a regnare in quelle terre solo persone dalla grande integrità e fede, dei Paladini. Adesso però non è più così, dalla morte di Lord Medgar Tully questa tradizione è andata persa e l’ultimo scelto per il ruolo, Sir Ivaldo ,è fuggito lasciando solo i due spettri a regnare sul Bosco dei Sussurri."

Finale secondario della Leggenda di Katarina.

Per molti, la sfortunata storia di Ser Cathald e Lady Katrina termina con la di lui dipartita, ma la verità è ben diversa. Chi dimora nel Bosco ben sa che la loro sfortuna li ha seguiti oltre la vita mortale, dove solo l’odio degli Dei può condannare. Lady Katrina tanto camminò tra quei rami che credeva di conoscere, non ci è dato conoscere il motivo, ma essi la ingannarono, qualcosa aveva indispettito lo Sconosciuto, che da qui in avanti per rispetto chiameremo lo Spirito del Bosco, ed Egli la chiamò a sé. La giovane vagò a lungo ed ancor più a lungo attese che il suo amato la trovasse, gridando il suo nome tra le fronde che pian piano si facevano scure. Tanto a lungo che non seppe di esser morta. Ser Cathald lasciò queste terre molto tempo dopo, ma mai perse la speranza di riveder Katrina. Lo Spirito, non soddisfatto dei suoi sforzi, di nuovo gli fu avverso, lo chiamò a sé, ma non gli permise di veder realizzato il suo desiderio. Né i Sette paradisi, né i Sette inferi accolsero i giovani, ma a vagare nel bosco furono condannati, a cercarsi senza mai potersi trovare né arrendersi. Qualcuno sostiene che, prima ancora di perdere il senno per il dolore, Cathald abbia nascosto il suo inestimabile tesoro nei meandri del bosco e che per averlo coinvolto in questo atto di egoismo lo Spirito abbia deciso di punirli, ma non è dato sapere ad essere mortale se ciò sia verità o menzogna.

Leggenda dei fantasmi del bosco.

Lo Spirito del Bosco è facilmente adirabile e sua vendetta contro gli uomini è rapirne le anime ed imprigionarle tra gli alberi di questo luogo da Lui toccato e prescelto nei secoli passati, attirando ed infestandolo di demoni e spiriti malvagi. Chiunque si sia ritrovato nel Bosco di notte sa che molti sono gli spiriti ivi intrappolati, non ultimi quelli di Ser Cathald e Lady Katrina, le loro grida, urla disperate di chi cerca, ma non trova, sono udibili all’ombra della luna. Qualcuno narra dello spirito di Danby, ancora un bambino il suo ultimo giorno di vita. Per necessità, un drappello di uomini si fermò nel bosco. Una brava donna ed i suoi poveri genitori concessero loro ospitalità nel granaio per la notte, come viene insegnato per gentilezza da generazioni. Gentilezza essi non ne conoscevano però e, dopo aver preso con la forza il poco cibo che trovarono, alcuni di loro presero la donna e ne fecero oggetto. Nella disperazione ella rivolse le sue preghiere allo Spirito. Il giorno seguente, come promesso, i soldati lasciarono la casa e i suoi abitanti al loro destino; per quel che se ne sa, proseguirono la loro via altrove. Le lacrime della donna erano un fiume e nè cibo nè acqua si avvicinavano alla sua bocca. Si recò una sera, da sola, nel bosco a piangere e mai più fece ritorno alcuno stralcio di lei. Da quel giorno, si dice, si aggira nel Bosco, accolta dallo Spirito, a dar la caccia agli uomini adulteri, violenti e lussuriosi che abbiano il coraggio o l’incoscienza di varcare il limitare del bosco. Chi vive nel bosco sa che vicende come queste se ne narrano tante quanti sono i mesi che gli uomini lì hanno trascorso, ma sa anche che esiste un unico modo per placare lo Spirito una volta disturbato, quando hanno luogo carestie, morti impossibili e inaspettate, segni evidenti che qualcosa Lo ha indispettito. Una speciale celebrazione ad opera dei pochi che sanno cosa fare, un sacrificio per la pace, perchè sempre lo Spirito ci osserva.

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