Stoney Sept

Da Fuoco Nero.

La città di Stoney Sept si trova su una collina rocciosa, sulla cima della collina una roccaforte fatta di dura pietra grigia domina il paesaggio. Questa città è famosa per le sue antichissime chiese risalenti al primo periodo dell'invasione andala che adesso giacciono in rovina. Nei boschi circostanti non è difficile trovare incisioni di stelle a sette punte sulla nuda roccia o splendidi affreschi rupestri che si sono conservati nonostante il passare del tempo. La cittadina si sviluppa ai piedi della collina e ospita un gran numero di tagliapietre e minatori che hanno stabilito lì la loro dimora in seguito alla riapertura delle cave. La città è stata benedetta con un terreno fertile dal fiume Acquenere che nelle vicine montagne ha la sua sorgente e ospita un mercato stabile ricco di merci che provengono dall'Ovest e dall'Altopiano. Una meravigliosa fontana occupa il centro della piazza e innumerevoli statue raffiguranti i volti dei 7 sono situate in ogni quartiere. Poco lontano dal mercato si trova la locanda/bordello "La Dolce Pesca", crocevia di informazioni e voci provenienti da ogni dove.

Economia

Le cave di pietra sono state sfruttate solo in tempi più recenti e adesso hanno soppiantato le altre attività commerciali in fatto di rendita monetaria ma gran parte del popolino è ancora dedito all'agricoltura e ad attività di falegnameria. A valle si possono trovare pascoli, immensi campi coltivati a grano, orzo, miglio e spettacolari frutteti. Le vene di oro non sono considerate nell'economia locale e le leggi di Stoney Sept proibiscono di vendere il prezioso metallo se non per fini religiosi. Tutto l'oro viene infatti usato per rivestire le statue dei Sette, creare meravigliosi oggetti di culto o per creare opere di magnifica bellezza. I cittadini considerano l'oro una benedizione degli dei e ritengono sia loro dovere usarlo per esprimere la loro fede.

Leggi

Addì decimo del quinto mese dell'anno 199 A.L.

Agli Dei e alla Corona piacendo, Per volontà di Sua Signoria Lyonell della nobile Casa Florent di Stoney Sept, primo del Suo Nome, Lord di Stoney Sept, si dichiara e ordina quanto segue:

Che si instaura nel territorio di Stoney Sept un governo consolare costituito da Sua Signoria Lord Lyonell e da Alastor della nobile Casa Florent, erede della Fortezza di Acquachiara. Pur restando il dominio del feudo nelle salde mani della Casa Florent di Stoney Sept, Lord Alastor avrà le stesse facoltà e competenze attribuite al Signore del Feudo, tanto nel governo del territorio che nella rappresentanza di questo verso l'esterno. Nelle leggi e negli editti i termini: “Signore del Feudo”, “Signore del Territorio”, “Lord del Territorio” e simili si riferiscono ad entrambi i consoli (tranne nei casi di questioni riguardanti la discendenza). La parola di uno dei due consoli è legge all'interno del territorio e circa i suoi rapporti verso l'esterno, senza bisogno che sia approvata dall'altro. In caso di contrasto fra i consoli, prevale la volontà di Lord Lyonell della nobile Casa Florent di Stoney Sept.