Leoni d'oro

Da Fuoco Nero.

Qualche decennio fa, i Lannister, preoccupati per lo strapotere della Banca di Ferro di Braavos sul continente, decisero di contrastarla combattendo sullo stesso campo, con le stesse armi: l'oro. I Lannister d'oro ne hanno sempre avuto in abbondanza, ma la Banca di Ferro aveva dalla sua secoli di accordi ed influenza da spendere. Ai giorni nostri, i Leoni d'oro non sono potenti quanto i Braavosiani, ma sono certamente il principale concorrente della Banca di Ferro, sebbene le loro attività siano concentrate più sui commerci che sull'erogazione del credito.
I Leoni d'oro non sono formati direttamente da Lannister, ma in fin dei conti rispondono direttamente al Lord di Castel Granito.
Qualche anno fa, stava per essere raggiunto un epocale accordo di collaborazione tra la Banca di Ferro ed i Leoni d'oro, limitatamente per le Terre dei Fiumi e nel contesto della Compagnia del Tridente, ma l'improvvisa scomparsa di Zeno Datko e Jasper Lannister, hanno fatto fallire la trattativa.
Il loro interesse nei confronti delle Terre dei Fiumi era evidentemente scemato a seguito di questo evento. Recentemente pare sia rifiorito. Una delle più recenti iniziative dei Leoni d'oro è stata la celebre asta di Acorn Hall, durante la quale Nathan Lannister ha battuto molti oggetti e libri rari, tra i quali un pregiatissimo trattato sui draghi.
Altra iniziativa di rilievo operata dalla compagnia e diffusa da Lady Nylla Lannister è la dispensa di poche, ma rilevanti, borse di studio per cerusici e alchimisti con le quali vengono loro forniti denaro per lo studio e la ricerca oltre a lezioni presso gli esperti delle varie sezioni presenti nell'Ovest.

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