Harrenhal

Da Fuoco Nero.
Harrenhal

House royce.png

Harrenhal Occidentale Fortezza di Harren il Nero Harrenhal Orientale
Lord Connor Royce Connor Royce
Vassallo di Naerys Celtigar Blackwood
Consorte
Popolazione 1000 circa 800 circa
Religione Culto degli Antichi Dei, Culto dei Sette
Produzione Grano Nessuna Grano
Lord predecessori Tobias Lothston, Svenson Manstark, Zakarel Wesc Tobias Lothston, Arys Irongriph

La città di Harrenhal sorge sulla costa settentrionale del lago Occhio degli Dei, intorno all’imponente castello al quale deve il suo nome.
Il castello di Harrenhal, o Fortezza di Harren il Nero, è il castello più grande dei Sette Regni. Fin dalla Guerra di Conquista è un luogo teatro e la sua distruzione durante la stessa, oltre che il suo colore nero, dato dalle fiamme dei draghi di Aegon il Conquistatore, non ha fatto altro che alimentare le leggende di fantasmi che lo abitano. Al suo interno si trovano saloni talmente grandi da poter ospitare i giganti; le stalle possono ospitare un migliaio di cavalli. E' circondato da un’immensa tenuta: il Parco degli dei. Tale parco ricopre decine di acri, ma al suo interno si trova ormai soltanto un singolo albero diga, il cui volto è come distorto dall’odio, poichè tutti gli altri sono stati abbattuti per la costruzione della fortezza.
Il castello possiede cinque torri altissime e altrettanto immense mura difensive, incredibilmente spesse e alte abbastanza da nascondere quasi completamente le torri alla vista dall’esterno.
Marziale ed imponente, la fortezza possiede cinque torri altissime e altrettanto immense mura difensive; spesse e alte abbastanza da nascondere quasi completamente le torri alla vista dall’esterno. Nessuna delle cinque torri è ormai in buone condizioni a seguito dei danni riportati da tutto il castello durante la Guerra di Conquista, quando Aegon Targaryen il Conquistatore usò e fiamme dei suoi draghi per bruciare la pietra e distruggere il castello. . I nomi originali delle torri sono andati persi con la morte di Harren il Nero, ma i nomi attuali sono:

  • Torre del Terrore.
  • Torre della Vedova, collegata alla Torre del Rogo del Re tramite un ponte di pietra e sotto la quale è situata una grande cella dove vengono tenuti i prigionieri.
  • Torre dei Lamenti nella quale, al primo piano, si trovano i magazzini, mentre nei sotterranei ci sono le cripte labirintiche.
  • Torre degli Spettri, vicino a una porta posteriore e le rovine di un tempio, luogo che deve il suo nome alle storie che vi sono ambientate.
  • Torre del Rogo del Re, la quale ospita le stanze del castellano ed è collegata alla Torre della Vedova tramite un ponte di pietra.

Situata ad un estremo del Parco degli Dei, la Mensa dei Quartieri si trova sopra l’armeria, vicino la Torre dei Lamenti, ed è il luogo dove mangiano i soldati. Nel cortile centrale si trova la “fossa dell’orso”, utilizzata per le esecuzioni teatrali, nelle quali la vittima veniva lasciata lì in balia di un orso digiuno da giorni; ha un diametro di dieci metri e profonda cinque, con il fondo coperto di sabbia, circondata da muri in pietra e sei file di panchine in marmo.

Storia

Harren il Nero, re delle Isole di Ferro e delle Terre dei Fiumi, fa costruire Harrenhal come un monumento a sé stesso, con l’intenzione di farne il castello più grande del Continente Occidentale. La costruzione della fortezza dura quarant’anni e riduce sul lastrico le Terre dei Fiumi e le Isole di Ferro.
Il giorno stesso in cui Harren si stabilisce nella sua fortezza, Aegon e le sue sorelle attraccano nel punto in cui poi sarebbe sorta Approdo del Re per poi darsi alla conquista del Continente Occidentale. Alte mura e torri minacciose non creano problemi ai draghi che bruciano vivi Harren e i suoi figli nella torre conosciuta ora come Torre del Rogo del Re.
Dopo la morte di Harren la fortezza ha cambiato numerosi padroni: casa Qoherys, che qui trova la sua fine; casa Harroway, che abbandona il territorio ormai decimata; casa Towers, che regna soltanto per due generazioni prima di estinguersi a causa della morte del Lord senza eredi; casa Strong, anch’essa decimata durante gli anni di sovranità; casa Lothston. Dopo anni di sovranità, Manfred Lothston prima e suo fratello minore Tobias poi, decidono di ribellarsi al Lord Protettore Medgar Tully per antichi dissapori o disperazione, e trovare la fine durante quella che sarà successivamente conosciuta come la Ribellione Lothston, cui si unì anche Roman Manwoody.
Innumerevoli sono le leggende e le dicerie su Harrenhal, ma la più insistente è che chiunque diventi lord di Harrenhal sia destinato alla pazzia e che tale maledizione impedisca a chiunque di abitare definitivamente Harrenhal.
Nel 198 AL il territorio di Harrenhal è stato suddiviso, per volere della Mano del Re, Baelor Targaryen, a seguito del Processo di Harrenhal, in tre territori: un territorio orientale, uno occidentale ed uno secondario, dipendente da quest’ultimo e comprendente la vecchia fortezza di Harren il Nero, ormai ridotta in rovina, ognuna delle quali assegnato a signori diversi. Lord Connor Royce è il primo da allora ad ottenere la sovranità di tutti e tre i territori riunendoli.

Curiosità e leggende.

Alcune leggende sostengono che sull'Isola dei Volti, situata al centro dell'Occhio degli Dei, vivano ancora alcuni Figli della Foresta, i leggendari abitanti del Westeros dell'Era dell'Alba. Si dice che chiunque tenti di raggiungere l'isola scompaia per non fare mai più ritorno. I pochi fortunati che hanno deciso di tornare indietro in tempo raccontano di una nebbia impenetrabile che compare soltanto quando ci si avvicina abbastanza.

Mai del tutto ricostruito, il castello è ancora oggi un luogo tetro ove prevale il colore nero. L’aspetto sinistro e decadente del castello alimenta da sempre numerose leggende sui fantasmi che, si dice, lo infestino.

La Torre degli Spettri deve il suo nome a numerose storie che vi sono ambientate. Ricordiamo ad esempio la povera Amyla. Si dice che nella Torre degli Spettri si possa sentire spesso un canto nell’aria e che un sussurro dolce e sensuale confessi a chi lo oda di chiamarsi Amyla. Qualche volta, affacciandosi attraverso le finestre, sembra sia possibile intravedere una figura eterea passeggiare in basso nei pressi del portone principale o scorgere un volto dai tratti vagamente umani oltre le inferriate.
Ma la Torre degli Spettri non è l’unica parte del castello nella quale avvengano eventi singolari: in molti narrano che nella Torre del Rogo del Re si possano ancora sentire le grida dei fantasmi di Harren il Nero e della sua famiglia, che nonostante la morte, continuino, anche in forma di spettri, a patire il dolore subito mentre bruciavano.
Come se non bastasse, si dice che anche nella Torre dei Lamenti e precisamente dalle cripte si sentono a volte rumori metallici, singhiozzi e grida . Sarebbero le grida di Lady Dainis Qoherys, figlia di Ser Margan Qoherys, il “mai lord” di Harrenhal.
Lady Dainis Qoherys era tanto bella quanto sfortunata: ella soffriva di una malattia sconosciuta ed era molto fragile; per questo era solitamente costretta a letto per lunghi periodi. La sua salute cagionevole era considerata una buona opportunità da parte di numerosi giovani che si presentavano al padre di lei come pretendenti, senza mostrare alcun riguardo per la salute della fanciulla, che per questo non ebbe mai modo di trovare il vero amore, ma conobbe solo pena e diffidenza.Le sue giornate passavano sempre uguali e, nelle poche passeggiate che poteva permettersi, le faceva compagnia il suo fedele cane, descritto come di grande stazza e dal pelo bianco.
Un giorno, in seguito all’ennesimo malore, la ragazza fece voto alla Madre affinché la guarisse. La fanciulla venne condotta a Riva Rosa (quando ancora non aveva questo nome), dove bevve da una sorgente che aveva la fama di essere curativa. Secondo la leggenda, grazie a quell’acqua miracolosa, la nobile non solo guarì dal suo malore, ma riacquisì forza e vitalità. Per mantenere il suo voto, la fanciulla fondò un tempio dedicato alla Madre in un luogo lontano dalla Fortezza ma sempre entro i territori di Harrenhal e si fece septa. La lady rimase in quel tempio per tutto il resto della sua vita e sempre lì venne sepolta, secondo il desiderio espresso in vita da ella stessa. Anni dopo, durante una delle tante guerre che hanno tartassato quei territori, tale tempio fu distrutto e il suo corpo tornò alla luce: quelli che si credeva fossero i resti della lady furono portati nelle cripte sotto la torre e da allora pare che il fantasma della bella lady non riesca più a trovare pace, in modo particolare quando vi si avvicinano coppie innamorate.

Un’altra leggenda riguarda l’edificio usato come alloggiamento dei soldati: in occasione di una rivolta popolare, quando già la fortezza e i suoi territori erano sotto il dominio di casa Harroway, molti soldati finirono impiccati alle travi della caserma dagli stessi rivoltosi ed i loro cadaveri rimasero esposti alle intemperie per lungo tempo. Le teste di alcuni soldati decapitati, invece, vennero esposte sulle picche dei soldati stessi. Gli avvoltoi iniziarono a sorvolare la città, approfittando del lugubre, ma abbondante banchetto. La popolazione accettò la presenza degli avvoltoi, rifiutando di rimuovere i cadaveri dei soldati prima che questi non fossero ridotti a dei miseri resti.
Si dice che nelle sere senza luna, una testa appaia in cima alle scale dell’edificio dei soldati. Essa è la testa di un soldato che non è riuscito a scappare al linciaggio della folla e che è finito decapitato a colpi di falcetto. Altri sostengono che anche il corpo senza testa del soldato si aggiri ancora per i corridoi della torre. Sempre relativamente a quella rivolta c’è anche chi racconta di aver visto penzolare da una delle finestre del palazzo il corpo di un uomo con la livrea dei soldati.

Infine, si dice che che le immense mura di Harrenhal abbiano numerosissimi passaggi segreti in grado di unire le varie stanze o le ale della fortezza.
La stessa leggenda dice anche che molti lavorarono alla costruzione di questi passaggi, ma che, per sicurezza, nessuno abbia mai avuto idea completa della loro mappa. Tra questi, soltanto 15 uomini conobbero il passaggio che portava dalle cripte all’esterno della fortezza, coloro che lavorarono alla sua realizzazione materiale, gli stessi che furono storditi e murati vivi dietro le pareti da soldati fedeli a lavoro ultimato.

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